Lentamente le teste si girarono tutte verso O'Chickenmalt. Ripreso fiato, l'oste piano piano cominciò ad emettere suoni via via più distinguibili, fino a sentenziare «Haaaaaaa rahhhhhhgiogione Firmmmmmmmmmmhuuuuuqui!». Di meglio non gli fu fisicamente possibile. Il silenzio che seguì fu tale che si sentirono muovere le vibrisse di Ugo Sofronio, balzato prontamente sul bancone, richiamato da quei suoni ancestrali.
Il notaio sembrò l'unico a non rendersi conto di quello che era successo. Continuò quindi la sua concione, probabilmente non seguendo più lui stesso i suoi pensieri: «Vanno per altro analizzate in modo circostanziato le modalità per le quali l'evento in essere assurge a catalizzatore di distrazioni attenzionali collettive sincrone ancorché non organizzate preventivamente ma autonome seppur contemporanee ed estemporanee nel loro manifestarsi unitario...».
Equo Solidale mosse istintivamente il gomito verso la carotide di Firmiqui alle sue spalle, mettendolo così momentaneamente a tacere. A posteriori non fu trovato nessuno pronto a testimoniare che lo avesse fatto apposta, nonostante i ripetuti interrogatori fatti a gesti dallo stesso notaio che riprese a parlare correttamente solo dopo una quindicina di giorni.
venerdì 16 maggio 2008
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