venerdì 9 novembre 2007
fa più danni la parte creativa, irrazionale, emotiva, fantasiosa che da un frammento, una parola un fotogramma o da nulla costruisce storie, romanzi, situazioni o la parte razionale, cinica, reale, umana che ritiene inutile qualsiasi azione perché destinata a un dispendio di energie senza risultati concreti?
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5 commenti:
fa più danni a se stessi o a chi sta vicino?fa più danni non riuscire a costruirsi una biografia soddisfacente perché non ci si ritrova nella vita e tutto è aperto e mai si fanno scelte . non si è nati ancora? , oppure
cinicamente ogni cosa è consumata e non c'è più sorpresa nelle cose stanche .è ora di morire ?
THuna sembrava facile ripondere aut aut invece m'imbroglio nei punti di domanda.
si fa più male questo è certo
nei voli di mistero e fantasia nel celarsi dietro maschere di vetro volendo vivere infinite vite,
oppure nel fissarsi in un solo ruolo e rinunciare a binari differenti ?
probabilmente si fa più male a chi è vicino e non può capire.
anche senza celarsi dietro maschere è difficile uscire dai binari anche se solo di quando in quando e così diventa un susseguirsi di alzarsi lavorare mangiare qualchecosa e tornare a dormire.
alzarsi lavorare mangiare qualchecosa e tornare a dormire. tornare a non dormire a luce leggera accesa e cercare il mondo nei colori a Caleidoscopio sotto la trapunta che non ripara mai dal freddo e da se stessi .
ma chi sta vicino perchè non capisce mai .. no non capisce mai che si è davvero autentici
prima di tutto nella propria immaginazione senza ruoli fissi
Il buon vecchio giusto mezzo? =)
già, appunto, fosse facile...
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