lunedì 26 febbraio 2007

(York Stories)*

Era una notte buia e tempestosa, l’orologio della televisione batteva dodici rintocchi. In un vicolo assolato ma fresco si udirono dei passi striscianti venire avanti minacciosamente. UAIEIOAEEEEEHH! SPLAT! URGH! HI, HI! Lo Spiaccicatore solitario aveva colpito per la 16a volta! In capo a poche ore arrivò il tenente O’ Flaccighan che con grande intuizione fece arrestare il maggiordomo. Il movente era chiaro. Infatti laggiù nel Montana fra fiori e farfalle c’è sempre qualcuno che legge alle spalle. Era successo anche a John Smith, ma lui era un negro**. I due si incontrarono a mezzogiorno col cuoco, ma Rod non sapeva scrivere e il cinese lo sapeva. All’una era tutto finito, anche il pane, e fu così che Burt dovette tornare a casa a piedi. Quello era un giorno come tanti altri, ma pieno di quegli avvenimenti che illuminano le stanze, e voi potrete dire c’ero anch’io, anche se vi sarete distratti sul più bello. A casa sua tutti stavano aspettando Natale per farsi i regali. Erano ormai le 23.45, e l’attesa era tremenda. Sarebbe dovuto arrivare da tre ore, ma ancora non si vedeva. Tutti si misero gli occhiali, ma non lo videro lo stesso. Fu così che decisero di aspettare Pasquale. Lo avrebbero atteso laggiù nell’Arizona, dove se una chitarra suona tutti stanno a sentire. Anche Jo. Ma a lui non piacevano i sassofoni, preferiva le carte, e allora andava a sentir suonare quelle. Lo chiamavano Jo il Mastino. Quel giorno era cominciato male per lui. Avrebbe dovuto incontrare un re, anzi due, visto che erano gemelli siamesi. Come tutti i siamesi avevano gli occhi azzurri e il pelo fulvo, erano molto irrascibili ma non si staccavano mai ognuno dalla propria madre. Anche per questo non si erano mai visti, pur vivendo nella stessa città e avndo la stessa marca di televisione a colori con telecomando. Neanche lui sarebbe riuscito a vederli, perché morirono a distanza di 16 anni l’uno dall’altro, uno a 95 anni, l’altro a 79. Avevano vissuto nello stesso palazzo di un bambino piccino piccino, ma così piccino che nessuno si era accorto che era nato. Un giorno il bambino piccino piccino fu schiacciato da un 43 pianta larga in camoscio verde interno cuoio quadrivani doppi servizi con riscaldamento centrale garage e ascensore, targato Olbia, ma nessuno si accorse di nulla. Fu così che il bambino piccino piccino visse e morì senza che nessuno si accorgesse di niente.

* Senza titolo e senza data (forse fine 1982), è probabilmente il primo racconto di York, dove York stesso non appare!
**All'epoca si diceva così, non era politicamente scorretto…

1 commento:

Anonimo ha detto...

Well written article.