giovedì 5 luglio 2007

Viveva in un bosco di uccelli incantatori un animale dal piumaggio d'oro… cap. 12

La profezia in realtà non era mai stata presa molto sul serio, forse anche perché Fra' Pannunzio da Giobbole era soprannominato Fratello Amarone. Era infatti un abilissimo distillatore e miscelatore di erbe e dal suo laboratorio sotto la canonica usciva spesso barcollante con alambicchi pieni di nuove grappe e amari digestivi appena inventati.
Nel tempo che non passava in tali ricerche si dedicava a quella che considerava la sua vera missione: trovare fra le righe dell'Apocalisse una condanna nei confronti degli astemi. Secondo la sua teoria infatti, qualora il 51% della popolazione non avesse mai bevuto alcol si sarebbe compiuta la fine del mondo. La tesi era basata sul fatto che uva, grano, orzo, luppolo e le stesse erbe che usava per i suoi esperimenti, sono ingredienti poveri e che per fare certe bevande vanno uniti con l'acqua, simbolo assoluto di purezza. Donde quindi il Male? Avrebbe capito se si fosse trattato di distillare del caviale, di fare la grappa da pregiati salmoni o ancora da una millenaria macerazione di oro e diamanti con segrete formule alchemiche e blasfeme evocazioni. Niente di tutto ciò invece, praticamente chiunque poteva farsi una birretta in casa con ingredienti alla portata di tutti.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bah, valli a capire sti anonimi.
Ma grazie per l'appoggio!!
:-)
A.