Firmiqui, lo sguardo rapito dall'assenza di biancheria intima di una delle cameriere caduta a gambe levate nel parapiglia, manifestava la convinzione che non vi fossero precedenti al fatto: «Appare scuro... cioè, chiaro, come un simile su e giù provochi un innalzamento dal profondo che sgorga con rinnovata freschezza in una forma mirabile per l'innocenza stessa insita nella sua natura turgida con l'elasticità e la levigatezza vellutata che inconfutabilmente rimanda a congiunzioni profonde nell'intimo di un accarezzabile senso di abbandono alla storicità dell'evento...».
Altrettanto infervorato, ma assolutamente concentrato nel seguire con gli occhi i sobbalzi di Giangino, il dott. Pillo rievocò un fatto, a suo dire uguale, accaduto 82 anni prima nella stessa locanda, allora di proprietà di Larry MacChickenblend, cugino di un prozio del nonno di O'Chickenmalt. Secondo quanto si diceva, un avventore occasionale non era stato avvisato dell'opportunità di alternare bocconi e pinte per un discutibile senso del divertimento da parte dei clienti abituali annoiati dall'immutabilità della vita quotidiana del luogo.
Sembra che il malcapitato già alla quinta forchettata fosse diventato paonazzo e avesse cercato di gridare «Aiufo! Fòffofo!!!» scatenando una lunga serie di interpretazioni sul significato di quelle parole senza che nel frattempo nessuno si degnasse di intervenire per toglierlo d'impaccio.
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4 commenti:
gli impacci uno se li deve toglier da sé. la Provvidenza no non aiuta.
Ritmo intelligenza maliziososguardo parole a cascata
che s'affollano spingono e vengono fuori, figlie ironiche del loro padrone
Ah quel bosco di uccelli incantatori ...
è il tuo bosco Joice, l'hai inventato tu.
io cerco solo di scoprire cosa c'è dentro...
avere un bosco incantato
non l'ho mai saputo
e ora ti seguo con sguardo incantato
è dentro l'armadio!
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