Mentre le teorie e i rimedi più strani non davano alcun risultato, parallelamente continuavano le ricerche del pendolino.
Il campo di tulipani era piuttosto esteso e nelle propaggini estreme, a oriente rispetto alla stazione, lasciava spazio a del grano, molto fitto e fluttuante nel vento. A maculare il color oro strane pietre verdi, molto luminose, del tutto simili a smeraldi.
La cosa più particolare era il profumo, persistente ancorché delicato, che aleggiava su tutta la zona, sia sui tulipani che sul grano. Un profumo che si sarebbe detto di fiori, forse zagare, con vago sentore di pesca. Un profumo caldo, ma non per questo dolce o stucchevole... di sole, se il sole ha un odore. Ancora più strano il fatto che tanto era netto per alcuni, altrettanto non era percepito dalla maggioranza di quelli che si affannavano nella soluzione dell'enigma.
martedì 8 maggio 2007
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1 commento:
uff, domandona...sì, in passato è successo...per la cronaca il Lui di cui parlo da quando ho il blog comunque è sempre lo stesso...
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