A perdita d’occhio corpi giacevano immobili mentre da altri si levavano lamenti e richieste d’aiuto inascoltate. In mezzo a tanta desolazione il vecchio Lannister muto e pensoso attese di riconoscere sullo scudo del cavaliere che s’avanzava il meta-lupo furettato del ramo più antico degli Stark, simbolo di quel Nicelord l’Unificatore che per primo regnò come unico sovrano sui sette regni.
Dopo un attimo di esitazione impostogli dall’età e dal lignaggio, discese da cavallo e si inginocchiò deponendo la spada davanti a sé.
Il cavaliere era in realtà una donna, lady ***, chiusa in un’armatura di blu smaltato con venature cangianti che inutilmente si sforzavano di riprodurre il colore dei suoi occhi che si diceva osassero sfidare la bellezza del sole. Per questo motivo dall’età di otto anni celava il suo volto a chiunque dopo che innumerevoli cavalieri si erano uccisi o erano impazziti per un semplice sguardo. L’unico che ancora aveva l’onore e la gioia di poterli ammirare tutte le sere nell’intimità della tenda, cavalcava al suo fianco, vittima anch’egli di uno strano destino: il privilegio di servire colei che non aveva uguali in bellezza neanche nelle fervide fantasie dei bardi era infatti bilanciato dall’impossibilità di dichiararle il proprio amore, mal celato, agli occhi di tutti, da questo essere la sua ombra, scudiero, vassallo, consigliere. Era egli lord ***, di cui si diceva che avesse bisogno di un apriscatole per uscire dall’armatura, ormai appesantito dagli anni. Da lungo tempo non faceva ritorno al suo castello a Delta degli Acquitrini…
per certi versi un omaggio a G.R.R.Martin, quantomeno per i nomi. ovvi gli asterischi... inutile dire che mi sono fermato qui.
martedì 15 maggio 2007
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2 commenti:
Oh, ciao! sono tornata, sono tornata.
tutto bene! tu?
farò come dici! ma cosa leggi di bello?
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