lunedì 4 maggio 2009

…con una lunga veste blu, su un nero destriero, al trotto veloce in un bosco… 63

Thönet e Leopoldo scoprirono una volta arrivati a mezza costa che il sentiero proseguiva in una galleria nel fianco della montagna. Tornare indietro sarebbe stata una perdita di tempo, inoltre la logica voleva che il percorso sbucasse da qualche parte e, vista la leggera pendenza, probabilmente a fondo valle.
Così era e ciò gli permise di recuperare un po' dello svantaggio accumulato, ma non a sufficienza per impedire che Clarette e Berlucco fossero catturati. Doppeldrim infatti era stato sorpreso all'interno del castello mentre cercava di scoprire in quale stanza fosse rinchiusa Violet. Interrogato su quanti e dove fossero i suoi compagni non rivelò niente, ma alcune pattuglie mandate a perlustrare i dintorni non ebbero grossi problemi a trovare gli altri due.
Nel frattempo Necario, sobillando gli uomini della guarnigione rimasti al castello, era riuscito a prenderne possesso, in attesa, secondo il suo piano, di consegnare Violet al duca in cambio del comando dei suoi soldati.

Il capitano non poteva però credere che quei tre fossero gli unici ad essersi messi sulle sue tracce per liberare la contessina e lo stesso Doppeldrim faceva presagire la presenza di Thönet nelle vicinanze. Il cavaliere fu quindi messo in una gabbia sospesa fuori delle mura davanti alle porte del castello, così che fosse da monito per chiunque si fosse avvicinato.

«Ci rivediamo, Milady - disse Necario - forse fareste bene a ripensare alla mia offerta, tra poco sarò un uomo potente e rispettato…».

«E cosa vi fa pensare che io possa cambiare idea?».

«Ancora nulla, ma sono certo che Thönet non tarderà a farsi vivo e una volta nelle mie mani potrebbe succedergli qualche spiacevole incidente. Voi non vorrete che ciò accada, immagino…».

«Siete un verme! Il duca Ruperto non vi permetterà mai simili bassezze, quando tornerà e riprenderà il potere vi farà arrestare!».

«Ahahahah, ormai la guarnigione è ai miei ordini e il duca non potrà che accettare il mio dono e confermarmi il comando. E voi dovreste pensare seriamente a quanto vi ho proposto, specialmente se tenete alla vita del vostro amico.».

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