venerdì 2 marzo 2007
York l'indivisibile
Era un formaggio come tutti gli altri e proprio per questo, forse, aveva attirato subito la sua attenzione. Se ne stava lì immoto, senza una morale ben precisa, senza un corrispettivo che potesse far pensare a quello che sarebbe successo di lì a poco. York era là, come sempre quando sta per succedere qualcosa di brutto. Priscilla stava suonando il mandolino a 19 corde elettrificate, in un angolo, come per gioco. I minolli erano assorti in un silenzio di tromba che pareva maggio. Ah, maggio, il bel maggio. Quanto è bello maggio quando è maggio. Aprile, no. Giorgio non si alzò quella mattina, ma neanche York ebbe mai il coraggio di rinfacciarglielo, neanche nel ’47, durante la Grande Colluttazione. Che tempi erano quelli. Tutto finì lì come era cominciato, senza che nessuno si fosse accorto di niente.
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