domenica 21 luglio 2013

Favola (Mille e una notte Style) 17

Finalmente i due poterono rincontrarsi dopo il tramonto nelle sale adibite ai festeggiamenti, ma non fecero in tempo a sfiorarsi che vennero separati da nobili e cortigiani che volevano conoscere nei dettagli la loro avventura. Da lontano si lanciarono sguardi colmi di desiderio e di promesse, ma soltanto al momento della cena si ritrovarono seduti vicini, accanto al Visir. Le mani si cercarono colte da frenesia, le dita si intrecciarono per un breve istante. Poi le portate cominciarono ad arrivare e il viavai dei servi consentiva solo fugaci sfioramenti, mentre vassoi colmi di prelibatezze inondarono la sala di profumi. Timballi, arrosti di cacciagioni pregiate, pesci di mari lontani e sconosciuti, torte dolci e salate, frutti meravigliosi…
Inebriato dalla passione Pauli immaginava ogni salsa che versava sulle pietanze di farla colare sui capezzoli eretti di Seth, per poi vederla scendere come lava bollente da un vulcano lungo la pienezza dei suoi seni. Le creme si vedeva a spalmarle sulle sode natiche dell'amata, mentre avrebbe bevuto i nettari fruttati dopo averli fatti mescolare agli stordenti umori del suo sesso. Mentre fantasticava su ciò, sentì un risolino sommesso e voltatosi verso la giovane vide che stava facendo roteare una piccola ciambella intorno all'indice e al contempo ne guardava la virilità già sufficientemente stimolata. Arrossì, ma non resistette alla tentazione di rubare quanto offerto, strusciando mollemente le labbra lungo il dito durante il furto. Con sguardo complice Seth fece scendere velocemente la mano aperta verso il grembo accennando un rapido movimento con l'indice stesso socchiudendo gli occhi.
La cena sembrava non finire più, decine di piatti continuavano ad affluire, i presenti si avvicinavano in processione ad omaggiare il Visir e i suoi ospiti, perdendosi in estenuanti lodi di ammirazione e meraviglia, finché, con grande sollievo di Pauli che non era abituato a simili maratone, fu dato inizio alle danze. Il giovane però non poteva immaginare che insieme all'amata sarebbe stato ancora al centro dell'attenzione e, suo malgrado, fu costretto a partecipare a un'attività che mai lo aveva interessato, se non come spettatore durante qualche spettacolo di ballerine velate… Non solo giovani prosperose, ma anche vecchie cascanti e dai trucchi improbabili se lo contesero e dovette subire la doppia tortura di vedere Seth passare fra le braccia di muscolosi mercanti e decrepiti e sbavanti nobili attempati.
Per fortuna, dopo molteplici giravolte, il maestro di cerimonia fermò i suonatori per presentare un gruppo di ballerine che avrebbe permesso agli astanti di riposare godendosi lo spettacolo.
Al loro ingresso fu chiaro che anche per Pauli il diversivo sarebbe apparso più che interessante, ma non era ancora entrata l'ultima ragazza che si sentì strattonare per un braccio e sentì Seth sussurragli che sarebbe uscita sulla grande terrazza per prendere un po' di fresco. Lo sguardo aggiungeva senza ombra di dubbio che lui avrebbe dovuto seguirla e soprattutto di distogliere immediatamente gli occhi da quell'immorale accozzaglia di svergognate seminude.
Così fece e, dopo aver controllato che nessuno lo notasse, raggiunse la principessa all'esterno.
Lì per lì non la vide, poi avanzando circospetto, ne notò in un angolo la chiara veste che si muoveva dolcemente nella brezza notturna illuminata dalla luna. Appoggiata alla balaustra era quanto di più invitante potesse immaginare: un momento vaste porzioni di pelle ammiccavano lucide di oli e di una leggera patina di sudore, il momento successivo i fianchi e le cosce erano perfettamente disegnati dal tessuto incollato al corpo.
Rapito da tanta bellezza si accostò in silenzio alle sue spalle, facendo scorrere le mani lungo i suoi fianchi e proseguendo massaggi e carezze lungo la schiena, stuzzicandola con piccoli baci che la facevano rabbrividire attraverso il tessuto. Seth cominciò allora un lento movimento rotatorio del bacino, quasi a saggiare la consistenza di quanto sentiva premere contro di sé. Poi, ridendo in cuor suo per aver pensato alle ballerine come delle svergognate, fece scivolare una mano nelle brache del giovane e ne estrasse il sesso infuocato. Con gesti che le erano sconosciuti ma che si rivelarono naturali, lo introdusse dentro di sé senza voltarsi, accogliendolo nel miele del suo piacere che già le traboccava dalle labbra.

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