La mattina dopo i genitori chiamarono Violet per proporgli il candidato alla sua mano che avevano ritenuto più valido fra i tanti presentatisi.
La scelta era ricaduta sul duca Ruperto Venceslao Molibdeno dei Principi di Duodeno Superiore, Gran Saracco di Serendipia, Lampredotto di Gran Croce dell'Ordine delle Mondine dell'Oltreboh-Rondò, nonché Primo Giudice nel concorso annuale di Miss Natica, passo obbligato per le damigelle che volessero pertecipare al più importante Ciapèt d'Or che ha notoriamente un rilievo internazionale.
Egli era un uomo né brutto né bello di mezza età. Alto, capelli brizzolati, fisico che dimostrava ancora una certa confidenza con l'attività fisica e trascorsi invidiabili nella lotta a mignolo di ferro.
I suoi possedimenti erano vasti quanto tre giornate a cavallo. O per lo meno se quest'ultimo era zoppo, perché dopo anni di scaramucce e battaglie legali non era ancora riuscito ad annettersi un bosco che terminava alle pendici del monte Spuntato, così chiamato non perché consumato nel corso delle ere geologiche ma perché il giorno prima al suo posto c'era una palude.
Il duca Ruperto avrebbe sicuramente mantenuto il livello di agio a cui era abituata Violet e il suo animo tranquillo le avrebbe probabilmente evitato una vedovanza anticipata, ma nello stesso tempo faceva venire qualche dubbio sulla possibilità di generare un erede per le casate riunite: il suo soprannome era infatti ser Sbadiglio.
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