venerdì 27 marzo 2009

…con una lunga veste blu, su un nero destriero, al trotto veloce in un bosco… 25

Lasciamo nuovamente Violet alla sua cavalcata nel bosco e cerchiamo di capire cos'era successo…
Come già detto all'inizio, la vecchia era una strega contattata dalla figlia di un signorotto locale che era sempre stata gelosa di Violet. «Ecco la Principessina» diceva con invidia alle amiche quando la vedeva arrivare a una festa e tutti si giravano ad ammirare la sua bellezza.

«Voglio che sia ridotta a mendicare! Vestita di stracci! Dovrà rubare il cibo come un animale! La odiooooo!!!» così si era espressa quando la fattucchiera si presentò al suo cospetto.

Dopo una lunga contrattazione sul compenso, le due donne si accordarono e la strega elaborò e mise in atto il piano per realizzare il desiderio della giovane.

Come sicuramente saprete, i corsi di magia talvolta sono di una noia mortale, a maggior ragione per una giovane vecchia strega sensibile al fascino del suo insegnante.

I petali di rosa, notoriamente, possono servire per far sfiorire la giovinezza, mentre i chiodi di garofano normalmente legano a un maleficio, ma, come sta scritto in tutti i manuali, non vanno mai messi insieme. Infatti il chiodo, piantato nel petalo, lo strappa ed è sufficiente colpire il soggetto con un girasole affinché il sortilegio si ritorca contro chi l'ha ordinato. E la vecchia, quando era studentessa, si era effettivamente innamorata del suo professore di pozioni e polveri magiche, trascurando quindi lo studio di certe precauzioni…

Intanto, qualche ora dopo la fuga di Violet era arrivato al castello un cavaliere della marca di Floràns, che da tempo era stato mandato in cerca di lord Thön, unico erede della sua casata e di tutti i suoi possedimenti.

Il cavaliere fu accolto da mastro Berlucco, ormai palafreniere e stalliere a tempo pieno: «Ditemi, di grazia, avvenne forse che per queste terre ebbe a passare lo mio Signore? Egli manca ormai da casa da circa due anni ed io fui incaricato di trovarlo per comunicargli che nel frattempo è divenuto marchese di Floràns e che nulla osta più al ritorno nelle sue terre».

Mastro Berlucco ripassò mentalmente le figure di tutti i cavalieri giunti al castello per proporsi come pretendenti alla mano di Violet ma non ricordò nessun marchese di Floràns. Prese quindi il cavallo in consegna e accompagnò il cavaliere all'interno del castello affinché gli fosse preparato un alloggio per la notte.

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