sabato 21 marzo 2009

…con una lunga veste blu, su un nero destriero, al trotto veloce in un bosco… 19

Gli occhi di Violet si spalancarono come non mai, non poteva credere alle sue orecchie! Del resto tutto era successo troppo in fretta: aveva dato il suo assenso al matrimonio, era stata sottoposta a quella passerella di pretendenti e si era ritrovata quel Gransaraccodinosocosa appiccicato addosso. Certo, poteva dire di no, aveva preso tempo con la scusa di essere particolarmente stanca per tutto quel viavai di cavalieri, ma non sarebbe stato così semplice. Ah, e poi c'era Thönet… Dov'era finito? Cioè, perché era così interessata, anzi, preoccupata per la sua sparizione?
Stava per entrare nelle sue stanze quando fu raggiunta dalla cuoca.
«Mia Siòra, so che me cercavate» disse facendo un mezzo inchino.
«Ah! Finalmente! Sì, alla buon'ora, entra, su…».
Chiusa la porta Violet le fece cenno di sedersi.
«Su, siediti, che ho bisogno di chiederti alcune cose…».
«Se è per el pastisso de quaglie in salsa de mirtilli e besciamella ai funghi su letto di asparagi che x'era poco cremosa, ecco, io…».
«Ma di che stai parlando? Nonò, ecco, se ti ricordi l'altra mattina, quando sono entrata da Kemal… che tu… cioè voi… ma piucchealtro tu… insomma… volevo sapere… lui era… no, anzi tu stavi…».
«Ahhhh! Quelo? El g'ho impara' quando che lavoravo alla Taverna del Porcello Soddisfatto, x'era la specialità di Samantha Linguafelpata, Samantha con l'acca dopo la 'a', come puntualizzava ela, senza però specificare quale. E cossì qualcuno la ciamava Shamanta e lei se 'rabiava de brutto! Ahahahah!!!».
«Sì, ma lascia stare Samanthaconl'accadovelepare e dimmi piuttosto come… cosa… insomma…».
«Beh, dunque, g'ha presente 'l giunco che se protende verso la cerbiatta all'abbeverata?».
Un po' interdetta Violet rispose «Sì, certo…».
«E'l falco che ruota scendendo in cerchi sempre più stretti su la volpe che fugge?».
«Ehmmmmm… immagino di sì…».
«Ecco, alora, mia signora, deve pensar alla volpe che si appoggia al giunco facendo i movimenti del falco e dela cerbiatta che se sta 'beverando ma alternando la velocità del picchio al ruminar de 'na vaca».
«Ma cosa c'entrano adesso il picchio e la mucca? In camera non c'era nemmeno una volpe, almeno che abbia visto io!».
«Per el sacro prepuzio di Onan! Ma tosa mia, to mare non ti g'ha deto nula? Possibile che alla toa età non sappia far rialzare un giunco sul far dell'alba dopo che la cerbiatta xè abbeverata tre volte? E poi me vien a chiedar de spiegarte il "chétalamònaca festoso rovesciato"??? Ahahahah!!!».
Violet impallidì. Una semplice cuoca le stava dando di ignorante, rideva come una matta e lei non sapeva nemmeno di cosa stesse parlando…

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