L'arrivo al castello creò un grande tumulto. Da ogni parte si accorreva nel cortile principale per salutare la contessina e sapere cos'era successo.
I genitori di Violet si fecero subito incontro al cavallo di Necario, il quale con malagrazia e ostentata soddisfazione scaricò la giovane ai loro piedi commentando ad alta voce affinché tutti sentissero: «Vi consiglio di chiuderla subito in convento, non vorrei doverla andare a ricercare in un lupanare la prossima volta… il duca Ruperto non sarà per nulla soddisfatto dell'accaduto…».
«Ma cosa dite? Vergognatevi! State parlando della mia bambina!» urlò di rimando il Conte.
«Forse prima di lasciare il castello, era una bambina, certo non adesso dopo essersi accoppiata indecentemente con uno stalliere…».
«Come osate? Vi farò arrestare… GUARDIE!…».
«FERMI! Io comando le guardie… non muoveranno un dito che io non voglia… del resto se guardate bene, Vostra figlia non ha avuto nemmeno il pudore di rivestirsi decentemente… quanto a quell'animale, pensate che l'abbiamo spogliato noi per vedere quanto fosse bello…?».
«…Padre… posso spiegare… questo… questo… il capitano Necario mente, noi…».
«Osi darmi del mentitore? Ma guardati! Gli abiti strappati nella foga bestiale dell'accoppiamento! Graffi su tutto il corpo! E se ciò non bastasse sarà sufficiente che tuo padre faccia controllare alla cuoca in che condizioni sia la tua virtù, lei sa come fare…».
«Io… ecco… Violet, entriamo dentro e raccontami tutto… E non credo sia necessario chiamare il duca Ru…».
In quel mentre il duca, tempestivamente fatto avvisare da Necario, faceva il suo ingresso nel castello.
«Signor Conte, ero sicuro che le voci che mi avevano raggiunto fossero false, a quel che posso giudicare invece il mio onore è stato realmente offeso! Yawn…».
«Ser Sba… Ruperto… non dovete badare alle apparenze, sono sicuro che ci verrà fornita una spiegazione a tutto… Vi prego scendete da cavallo e seguiteci nel salone, dove potremo affrontare la questione con calma mentre Violet si rinfresca e si cambia d'abito…».
«E sia… yawn… Vi concedo questa opportunità, ma qualora quello che ho sentito risultasse veritiero, consideratevi sfidato a duello!».
In preda all'agitazione il Conte ordinò a due cameriere di condurre Violet nella sua camera e di rifocillarla e assisterla prima di condurla nel salone. Quindi cercò di dare disposizioni perché anche Thönet fosse rivestito e nutrito, ma Necario si oppose fermamente dichiarando che lo stalliere era suo prigioniero e che fosse sbattuto nelle celle così com'era.
Da una finestra delle torre di Kemal, il cavaliere che era giunto i giorni precedenti al castello, vide tutta la scena e alla fine, trasalendo per lo stupore disse al precettore: «Ma quello è il marchese di Floràns!!!».
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